Regia e drammaturgia | Emilio Genazzini |
Interprete | Massimo Grippa |
Voci recitanti | Giampiero Cutinelli / Donatella Morabito / Francesca Tranfo |
Testi originali | Emilio Genazzini / Massimo Grippa |
Selezione e montaggio video | Saverio Paoletta |
Disegno luci | Emilio Genazzini |
Tecnico luci | Alessandra Capone |
Scenografia | Lorenzo Luchetti |
Costumi e accessori scenici | Matilde Guiducci |
Consulenza Drammaturgica | Clelia Falletti |
Selezione dei brani musicali | Il Collettivo della Compagnia |
Foto | Guido Laudani |
Questo lavoro teatrale vuol far rivivere le passioni, le riflessioni e le emozioni legate a un’epoca particolarmente complessa della società italiana e internazionale dal 1979 ai giorni d’oggi, fatta di grandi cambiamenti e di sconvolgimenti.
Alla fine degli anni ‘70 un gruppo di giovani e inesperti attori si mette insieme anche per “rimanere svegli e vigili” nei confronti di una situazione politica e sociale delicata e assai complessa nello stesso tempo.
Fondano così alcuni anni dopo, Abraxa Teatro, una compagnia stabile di sperimentazione teatrale che rispondesse alle loro esigenze di dar vita ad un “luogo di comunicazione artistica” dove poter narrare ed esprimere sensazioni e sentimenti sui travagli propri dell’epoca che mano a mano si stava vivendo.
“Un affresco di storie, le mie, occhi e sorrisi che ho conosciuto, ma anche strepiti e rimpianti.
Echi di voci, di gesti e di passi, i miei, tanti!”
Massimo Grippa, attore tra gli iniziatori della compagnia, in questo spettacolo metterà in gioco la sua storia personale e professionale per “entrare” con il proprio immaginario negli episodi e nelle circostanze dell’epoca, ripercorrendo anche il suo cammino di attore con l’interpretazione di scene degli spettacoli che in quell’arco di tempo sono stati mano a mano allestiti dalla compagnia.
La drammaturgia crea una sorta di parallelo artistico-emozionale tra alcune partiture degli spettacoli creati e i fatti di cronaca, sociali e politici, che infiammarono quel periodo storico fino ad oggi. Fatti ed episodi che non si possono dimenticare e che, per la loro intensità, hanno la qualità di attrarre un pubblico assolutamente eterogeneo.
L’attenzione del pubblico è catturata da azioni sceniche imprevedibili, ammalianti o curiose, dal risveglio di una memoria emotiva prodotta dalla forza di immagini, che appartengono ormai al patrimonio storico collettivo di un’epoca di paura e indignazione o di gioia incontenibile per una felicità a volte raggiunta dopo troppe tribolazioni.
Fatti storici che non possiamo dimenticare e che non dobbiamo dimenticare.
Gallery
“La mia memoria ha ricomposto un tutto per trasportarmi verso un sogno,
qualcosa che da tempo ci stanno disimparando a desiderare.
Un sogno, sarebbe stupendo avere ancora un sogno”
Rassegna Stampa
VistaSulPalco
Si tratta dell’ultima interessante creazione di Abraxa che rivisita un lungo arco temporale, creando una sorta di parallelo artistico-emozionale tra alcune scene degli spettacoli creati all’epoca e i fatti di cronaca, sociali e politici, che infiammarono quel periodo storico fino ad oggi, con fatti ed episodi che non si possono dimenticare e che, per la loro intensità, attraggono un pubblico eterogeneo.
Enrico Vulpiani – Saltinaria
Un testo interpretato con intensità da Massimo Grippa, uno dei giovani degli anni ’70 che si unisce ad altri inesperti ed entusiasti attori per non lasciarsi tacitare dalla strategia della paura che da sempre viene usata per reprimere la libertà .. Massimo Grippa abita il palco del teatro Arvalia, riscoprendolo come fossero i meandri della sua memoria .. Il confronto di questo pregevole percorso umano ed artistico con la storia del nostro Paese è impietoso, racconta un’Italia provinciale, oscura, massonica e vigliacca. Ma i nostri artisti, per fortuna, raccontano un’altra Italia, il lato scintillante del Paese che non fa notizia ma lotta giorno dopo giorno, per anni, e si fa apprezzare.
Scoop Square
c’è un buon motivo in più per andare a teatro; per l’ultima interessante creazione di Abraxa Teatro Se la rivoluzione d’ottobre fosse stata di maggio
RomaDailyNews
un testo interpretato con intensità da Massimo Grippa