Abraxa Teatro 1981 – 2021
Sbocciano 40 anni di carriera artistica.
Guardo avanti nell’acqua magica del mio cuore e vedo molto, molto lontano nel tempo: visi giovani ridono, discutono, litigano e creano. Senza paura, senza conoscenze, sfrontati, si impegnano. Scelgono un mezzo: il Teatro, sentono un fine: il Comunicare. E si ritrovano unicamente con la loro essenza tra le dita, la gettano in avanti e avviano un viaggio prodigioso. Un gioco responsabile li porta a controfirmare un nome: Abraxa Teatro!
Dal Giardino degli Aranci a Villa Flora, da Piazza del Popolo a Piazza del Duomo, da Leidseplein a Plaza de Bolivar, da Largo da Carioca a Piata Mare, dalla Fundação Calouste Gulbenkian a Sheikh Zayed Road, dalla University of Birmingham alla Ankara Üniversitesi…
Vedo le nostre impronte emotive lasciate su strade, vie, sentieri, mulattiere.
Un cammino artistico e sentimentale lungo 40 anni. Occhi sempre uguali, occhi a volte diversi. Tanti anni e tanti volti di compagni di viaggio si affollano, l’acqua magica freme, spumeggia e restituisce cascate di immagini. Mi ricordo e, ancora di più, vorrei rammentarmi dell’umanità di tutti. Apprezzo la fragilità, la debolezza, i difetti, l’imperfezione… e la determinazione, l’impudenza, la dedizione, il coraggio…
La nostra volontà approdò al rigore della ricerca e scoprì una via mai finita.
Si cullò nella conoscenza di grandi maestri e divenne adulta nell’arte.
Il nostro agire performativo penetrò in teatri piccoli e grandi, si calò in originali panni metropolitani e intuì l’essenza del Teatro Urbano.
Piazze e strade furono spazi aperti per i nostri allestimenti visionari. Persone innumerevoli bevvero con noi, brindando alla nostra scuola, spesso in lingue differenti ma unite dalla stessa voglia di comunicazione.L’acqua adesso è più calma ma viva del moto dinamico del presente, vedo immagini più vicine di festival, manifestazioni, rappresentazioni.Sento che abbiamo ancora oggi fame di ricerca, di scoperte, di rivelazioni.Con queste poche parole, che non potranno mai rappresentare la nostra esperienza, io brindo e brinderei di nuovo a questo viaggio ininterrotto.
Invito tutti a celebrare durante il 2021 questi nostri 40 anni: i miei compagni presenti e passati, il pubblico cosmopolita che ci ha seguito, tutti coloro a cui abbiamo offerto la nostra arte teatrale e che ci hanno donato la loro umanità. Volentieri inviterei tutte le persone che incontreremo ancora, lasciando questo brindisi come una fermata sempre aperta del nostro viaggio.
Emilio Genazzini